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Il leone | 265 |
sue occupazioni l’amicizia per noi sbiadisse o magari si cancellasse del tutto.
Un giorno però egli venne in persona a portare i biglietti d’invito per l’inaugurazione della mostra, e la domestica, fedele alla sua consegna, non lo lasciò entrare.
La sera stessa parecchie persone vennero a domandare notizie della mia salute. La mia salute era ottima, e non sapevo a che attribuire tanta premura in gente che credevo indifferente, quando la serva mi spiegò:
— Sa, poichè quel signore insisteva per sapere notizie di lei gli dissi che era gravemente malata.
— Facciamo gli scongiuri, — dico io; ma realmente comincio a sentire un certo malessere quando so che la notizia si è rapidamente diffusa nella città e fuori. Arrivano lettere e telegrammi di amici e parenti; i fornitori domandano alla serva se è vero che il Papa mi ha mandato la sua speciale benedizione: persino la signora X, che ce l’ha con me a morte per la sola innocente ragione che al suo giovine figlio scrittore di novelle i giornali non concedono un adeguato compenso, persino lei s’impietosisce e domanda se c‘è probabilità di salvarmi.
Di giorno in giorno la malattia si aggrava e si complica; e deve essere veramente eccezionale perchè nessuno sa dirne il nome.