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226 | il sigillo d'amore |
la luna piena che s’affacia alla finestra spalancata nella sera verdolina è meno bella di quel mezzo globo dorato fumante.
— Bè’, Pinetto, com’è andata?
Egli si piantò davanti alla mamma come davanti a Marta Bilsi: i suoi occhi però adesso luccicavano, al riflesso della luna, come quelli del gatto che ha preso il sorcio.
— Ma bene, è andata. Forse i Bilsi mi prendono per figlio, — disse con noncuranza imitata alla perfezione.
E la prima fetta di polenta fu per lui, con un pezzo di burro che vi si scioglieva sopra come una nuvoletta sul cielo dorato del mattino.