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Piccolina | 137 |
— Sì, esco, — risposi aspra; subito pentita aggiunsi: — perchè? volete andar fuori voi?
— Sì, volevo chiederle un’ora di permesso.
Egli andava certo a cercarsi un altro servizio: e poichè il pericolo adesso mi appariva di fronte, vivo e immediato, mi sentii tutta fredda. Per vendicarmi, poichè istintivamente sapevo che Fedele rifletteva i miei sentimenti, e aspettava una sola parola per rassicurarmi e rassicurarsi, risposi:
— Se volete andate pure. Non ho bisogno di voi.
Ed egli uscì, lasciandomi spaurita.
*
Date le abitudini e le circostanze della mia esistenza di quel tempo, bisogna dire che quell’ora concessa a Fedele fu una delle più brutte della mia vita. Invano mi proponevo di uscire anch’io e cercare un’altra persona di servizio, certa che l’avrei trovata. Pagando bene si ottiene tutto. Anzi volevo vendicarmi: congedarlo appena rientrava, e non pensarci più. Per aver una scusa dignitosa andai a vedere se dalla cucina era sparita la cornacchia.
La cornacchia era lì, sul bastoncino dietro