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Fuori il vento rombava come il mare in burrasca.

Cristiano pensava al fuoco lasciato acceso nel suo camino: si stava meglio a casa sua.

Ma ecco la signora Sarina, anche lei visibilmente contenta di vedere un essere vivente in quella solitudine. E gli porge la mano; e la sua mano è calda.

Questo contatto e il rosso vivo della giacca di lana ch’ella indossava, gli ridonarono un senso di calore, di luce.

— Com’è stato buono a venire! Ma andiamo di là: c’è il fuoco.

Sì, c’era il fuoco anche in quella casa che di fuori sembrava morta: un camino grande, in una stanzetta piccola: una lampada sopra una tavola come a casa sua: e sotto la lampada un libro aperto: come a casa sua.

Egli vedeva tutto rosso; e aveva troppo caldo, adesso; e paura del fuoco, della stanzetta troppo piccola e troppo chiusa, del camino troppo grande che incendiava tutta una parete.

— Non ho freddo, — disse bruscamente, tirandosi indietro verso l’uscio. — Ero venuto ad attingere acqua, e il vento mi ha portato il cappello fino alla sua porta. Non voglio disturbarla.

— Ma no, anzi mi fa piacere. Stavo qui