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sterioso accadeva; che il regalo di Sarina doveva pesargli per tutto il resto della vita.
Sedette sul lettuccio, ma già deciso a uscire di nuovo.
— Se non è tornata ancora andrò a cercarla in paese.
E tentava d’inquietarsi solo per quel ritardo, ma in fondo sentiva che voleva illudersi, ch’ella era in luogo sicuro.
Forse era meglio non cercarla; vedendosi trascurata, lei stessa sarebbe venuta. Ma allora perchè si erano fidanzati, se si doveva giocare come fanno gli amanti?
No, no. Cristiano; anche questa è un’illusione: neppure il gioco degli amanti è più possibile fra voi due: in fondo, bene in fondo, tu senti la verità: Sarina non ti vuole più, perchè tu sei quello che sei.
— Perchè ho parlato? — gemette, buttandosi a capo fitto sul lettuccio.
E gli parve di sentire la voce acerba eppure rassegnata di Ghiana:
— Quello che tu hai fatto a me ella farà a te.
Anche Ghiana, adesso! Che gl’importava di Ghiana? Per togliersi a quest’altra visione si sollevò; ma aveva paura di muoversi, di andare incontro al suo destino.
Aveva paura di accendere il lume: paura di tutto, come un bambino lasciato solo al buio.