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e sollevò e pesò con le mani la gallina: ma a un grido di lui: — cosa l’hai portata a fare? non la voglio: — la depose subito: e la gallina spaurita, spiegò un’ala senza aver la forza di ripiegarla, abbandonandosi pesantemente in fondo al paniere. La stessa rassegnazione ai voleri dell’uomo vinceva la contadina.
— Allora vi lascio solo il latte e le uova, — mormorò, alzandosi e deponendo ogni cosa sulla tavola. — La vecchia sperava che prendeste anche la gallina. C’è pure il pane: è ancora caldo, toh, ma questo ve lo regalo io. Il resto viene tre franchi.
Egli trasse il denaro: e mentre con una mano glielo dava, con l’altra le stringeva il braccio attirandola verso la cameretta. Ella depose di nuovo il paniere, e lo seguì silenziosa, intascando il denaro con un lieve tremito nella mano.
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La cameretta riceveva luce da un finestrino alto attraversato da ramicelli verdi. In quella luce d’un glauco già crepuscolare la donna, seduta sul lettuccio, con la sua attitudine stanca, sembrava più pallida ma più giovine, d’una bellezza triste da schiava.