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so bene: so che la mamma continuò a farle visite: e ogni volta tornava eccitata, felice, come fosse stata ad un appuntamento amoroso. E parlava di lei con venerazione, con orgoglio, senza nascondermi le sue mire ambiziose.

— Ma perchè non s’è sposata prima? Adesso è vecchia, — dicevo io: — non la voglio.

— Tu devi conoscerla: è così sola, fra tutti i suoi servitori e i suoi sfruttatori che fa pena a pensarci.

Ed io, piano piano, mi lasciavo prendere nella rete che mi tendeva la mamma: piano piano mi lasciai condurre da lei, quasi per mano, come da bambino mi conduceva nei giardini dove c’era il sole e la gioia del gioco: piano piano mi trovai legato, sbalzato dall’ultimo al primo piano della casa dove ero entrato per elemosina e della quale diventavo padrone.

Solo una madre può fare questi miracoli: solo l’amore materno, che ha una continua paura dei più gravi mali per il figlio, può creare a questo figlio i più gravi mali del mondo. E allora io, quando cominciai ad essere infelice, senza una vera ragione, o forse più per orgoglio che per altro, andavo da mia madre a tormentarla, e le dicevo che la causa di tutto era lei, che avrebbe