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i suoi occhi presero una luce fredda, diffidente.

— Se parlo mi lascia subito, — pensò Cristiano; — ma è necessario.

— È necessario ch’io ti dica una cosa, — cominciò con grande calma; — prima che ti conoscessi, ho avuto rapporti intimi con Ghiana. Non che io le volessi bene.... ma ella veniva da me, ed io ero così solo.

Sarina abbassò gli occhi, come per pudore; ma non protestò.

— Sono uomo.... tu stessa lo hai detto.

Adesso, anzi da un certo periodo di tempo, da appena ho sentito che dovevo amarti, fra me e Ghiana tutto è finito, e finito per non più ricominciare. Io spero che tu non mi terrai rancore, Sarina.

Per risposta ella gli tese la mano, come aveva fatto la sera della prima dichiarazione di lui: ma egli non la prese.

— Ascolta, non è tutto: Ghiana deve avere un figlio: e dice che è mio. Essa non pretende nulla da me; anzi m’impone il silenzio: io però sento egualmente la mia responsabilità. Io dovrò aiutare questa creatura: ancora non so come, ma so che sarà mio dovere di aiutarla, come era mio dovere, adesso, di non nasconderti nulla.

Ella aveva ritirato lentamente la mano, ma d’un tratto gliela porse ancora. Ed egli la prese, con sollievo e con gioia.