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a sogni d’amore: e arrossiva tutto al bacio della sera primaverile.

I due vedovi si amavano, liberi anche di loro stessi, poichè ciascuno viveva in casa sua e si vedevano solo nelle ore in cui il bisogno di vedersi li spingeva all’incontro.

Così, tutte le cose andavano bene. Eppure Cristiano non era felice.

La visita di Ghiana gli aveva lasciato un’ombra attorno, ed era deciso di confessare ogni cosa all’altra: ma neppure nelle ore di più intenso amore riusciva a dirle il suo vero pensiero: e dopo si sentiva più solo che mai.

Un giorno, però, ella acconsentì ad uscire assieme: assieme andarono sotto il sole, nella viva luce del mattino, più uniti così che nell’interno delle loro case.

Il cane scodinzolava nel vederli allontanarsi; la serva li guardava dalla porta come due fidanzati avviati a sposarsi.

Giù nel sentiero egli la prese sotto braccio e si tenne la mano di lei stretta sul petto. Lei lasciava fare: camminava però un po’ distratta e assente, lasciandosi portare; solo allo svolto della siepe ebbe un movimento per dirigersi al cancello del giardino di lui: ma egli la trascinò dolcemente oltre.

Andarono verso il mare.