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faceva freddo, eppure di tanto in tanto egli rabbrividiva. Aveva paura che Sarina non venisse, a causa del tempo, o perchè non volesse venire. Ma perchè, se aveva promesso? Non si trattava, poi, d’un convegno colpevole. Eppure egli aveva paura... Ma non le andava incontro per nasconderle questa paura.

Eccola finalmente sulla porta, con una pelliccia nera che fa meglio risaltare il candore perlaceo del suo viso e il rosso della bocca dalla quale esala un tenue vapore.

Quella bianchezza, e il chiarore degli occhi, e la stessa pelliccia brillante di goccioline d’acqua come il pelo d’un animale che ha corso sotto la pioggia, accrebbero la gioia e la diffidenza di lui.

D’un balzo le andò incontro, la cinse con un braccio e la condusse verso il camino lisciandole istintivamente la manica della pelliccia: e quel contatto gli diede un brivido di voluttà. Gli occhi si incontrarono ancora, le labbra si cercarono, senza dar tempo al pensiero di rivelarsi: e tutto fu dimenticato.