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omaggio a lui e alla coscienza del proprio dovere.

Ma il cuore batteva per conto suo, e di tanto in tanto aveva dei guizzi, come la fiammella dei ceri al muoversi dell’aria intorno.

Allora Cristiano sentiva un brivido di gioia; gli pareva che il suo sangue tornasse tutto indietro, nelle vene, e ricordava l’incresparsi del mare al vento di ponente, in certi crepuscoli rossi di marzo. Cristiano, diceva a sè stesso, tu rispetti adesso il morto perchè egli non ha più bisogno del tuo rispetto; ieri che era vivo non lo rispettavi. E domani? Domani il mondo avrà più spazio, liberato anche della sua spoglia, e tu berrai alla sua coppa, avrai la gioia che non ha avuto lui.

L’arrivo del dottore cominciò a fargli temere che a questa gioia non mancherebbe qualche vena di amarezza.

Senza muoversi dal suo posto vide entrare l’uomo grasso e rubicondo che emanava dalla bocca un vapore di vita, e la vedova andargli incontro, d’istinto d’un tratto vispa, come la farfalla addormentata sulla parete che si sveglia all’accendersi del lume e gli va incontro.

11 dottore le prese le mani, palpandogliele fra le sue; poi la scostò, davanti a sè, e la