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li vide attraversare il prato e la strada; e poco dopo la figura della donna apparve sulla piccola loggia della casa rossa e bianca.

Allora egli tornò indietro e andò a sedersi ad una delle tavole sotto il pergolato. Ancora non sapeva precisamente perchè era venuto, perchè era lì. Per vederla? Non sapeva. Per cercarsi anche lui un’altra casa? Non sapeva. E pensò che doveva aver l’aria di un uomo smarrito, perchè il ragazzo dell’osteria che venne a ripulire con uno straccio la tavola e a domandargli che cosa ordinava, lo esaminò con aria sospettosa.

Egli ordinò del vino sebbene non ne bevesse; poi domandò al ragazzo se era lì nella trattoria che avevano le chiavi della casetta nuova e l’incarico di darle a chi desiderava visitarla.

— Sì, c’è andata adesso una signora, col mio padrone. Eccoli, tornano.

Tornavano. La donna camminava svelta sull’erba, con la sua gonna corta svolazzante sugli stivalini alti, che le dava un’aria di ragazza: arrivata al pergolato vide Cristiano che s’era alzato per salutarla e lo guardò fra distratta e sorpresa, quasi stentasse a riconoscerlo; poi la sua ombra si avanzò precedendola fra il ricamo delle ombre tenui dei tralci nudi.

Nell’attimo ch’ella mise ad avvicinarsi alla