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venuta a tentarlo: in fondo sentiva che se ella avesse davvero osato tanto, si sarebbe alzato urlando per scacciarla.
La serva, d’altronde, pareva si attardasse lì solo per bisogno di chiacchierare.
— Il mio padrone sta molto meglio; è tanto debole, però; sembra fatto di quattro zolfanelli, adesso che s’è sgonfiato: potrei prenderlo dentro il pugno: mi pare un bambino coi capelli bianchi. Ha anche la mente più lucida: ieri venne il dottore e gli chiese che cosa desiderava: andar via, disse. Adesso la signora è presa dalla smania di portarlo via, e non fa che ripeterglielo. Lo porterà via, sì! Oggi andrà a vedere il villino giù nel paese, e lei resterà qui solo come un eremita, se non si decide a cercare anche lei un’altra casa.
Allora egli si volse: la vide che ripuliva distrattamente la tavola col suo grembiule, ma al moto di lui prontamente volgeva anche lei il viso a guardarlo, ammiccando.
— Tornerà Ghiana a farle compagnia....
— Vattene! — egli gridò con la sua voce feroce di un tempo: e tornò a volgerle le spalle.
Eppure, appena andata via lei, si sollevò improvvisamente rianimato; uscì fuori, guar-
Deledda, Il segreto dell’uomo solitario. | 9 |