Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 105 — |
★
Infine riuscì a convincerla di andare un po’ fuori. Fu chiusa e sbarrata la finestra, e la serva giurò sui suoi morti che durante l’assenza della signora non si sarebbe mossa dalla camera del malato.
Fu anche sciolto il cane, che s’era immelanconito e invecchiato come la padrona; e per un tratto di strada insistè nel seguirla, sbadigliando di noia, finchè lei non si piegò e gli prese la testa fra le mani parlandogli sottovoce:
— No, no, tu starai di guardia davanti alla porta. Se la donna ti dice di venirmi a chiamare verrai; se no, no. Su, buono!
Lo prese per il collare e lo ricondusse fino alla porta: ed esso guaiva e cercava di leccarle la mano, ma appena lei si allontanò di nuovo per raggiungere Cristiano, tentò ancora di seguirla, incerto, però, come se non sapesse qual era il suo dovere, se fare la guardia alla casa o fare la guardia alla padrona: infine, ad un cenno energico di lei, tornò sulla porta e vi si accucciò.