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supplicò Sarina: e tese il braccio avanti a lui, per impedirgli di alzarsi. Egli la vedeva vibrare tutta, adesso, con un’agitazione resa più intensa dal silenzio ch’ella s’imponeva: e sentiva desiderio di prendere quella mano che gli tremava davanti come una foglia bianca.
Quel tremolìo gli faceva male; gli si rifletteva dentro il cuore.
Ecco dunque anche il suo cuore feroce intenerirsi, aver quasi paura. Paura non più di un mistero; o di un mistero, sì, ma tanto chiaro.
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D’un tratto Sarina abbandonò pesantemente la mano sul grembo e sospirò di sollievo.
L’uomo giù se n’era andato, chiudendo forte la porta.
Allora Cristiano vide una cosa strana.
Il malato metteva la testa fuor delle lenzuola: una testa che sembrava di gesso, coi capelli bianchi rasi e il profilo angolare del contadino: e per qualche momento stette tranquillo, con gli occhi chiusi; ma d’improvviso li spalancò, grandi, azzurri, appannati, senza sguardo; come occhi finti: poi