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Per poco non si avverò il sogno di Bona. La voce che c’era in casa quel bambino misterioso fece subito addensare davanti al portone un mucchio di gente.

Ogni tanto Elisabetta doveva adoperare le sue chiavi: e qualche persona bisognava pur lasciarla entrare: per esempio il brigadiere.

Aveva un aspetto tragico, il brigadiere, e compassato; quasi andasse a constatare un delitto.

Sottopose ad un lungo interrogatorio le donne, e anche il servo cieco, finché Elisabetta non perdé la pazienza.

— Ma cosa vuole che ne sappiamo noi? Ne sappiamo tanto quanto vossignoria; forse anche meno.

Albina, tutta tremante alle spalle della compagna, le tirava la veste per farla tacere; ma Elisabetta non aveva paura di nessuno.

Chi pareva non avesse né paura né altra passione era Bona: aveva ripreso il suo posto sulla panca, e se ne stava con le mani in grembo oziosa indifferente: ad ogni domanda del brigadiere rispondeva: