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una vera forma di malattia e faceva dimagrire e ingiallire la donna di modo che Albina sospettava si trattasse di stregoneria.

Il dolore per la morte del figlio aveva assorbito anche questa passione, anche perché ella sentiva che il marito rispettava la memoria del diletto perduto conservandosi casto e fedele a lei. E infatti era così: Davide in fondo aveva l’impressione che il figlio dall’eternità lo vedesse in ogni sua azione e in ogni suo pensiero, e ne temeva il giudizio.

— Tu vedi, queste donne hanno torto, adesso — gridò fra di sé, scendendo nel profondo della sua coscienza e risalendovi alquanto placato.

Si levò la pipa di bocca e sputò: sì, la sua coscienza non gli rimproverava nulla; ma il sospetto continuava a soffiargli egualmente intorno, con l’alito stesso della donna.

— Allora nessuno si muove? Aprimi la porta, Elisabetta, poiché dunque devo essere il servo io, in casa mia.

— In quanto ad aprire la porta, vossignoria non ha che da comandarmi — replicò la serva, agitando il mazzo delle chiavi; ma intanto non si moveva.

Ed ecco d’un tratto l’uomo che stava sdraiato cominciò ad agitarsi stranamente: dapprima buttò