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Mi ritrovai solo nella strada, appoggiato al muro della casa del mio creditore.

Mi pare che piangessi. Non so, ero tutto agitato; mi pareva di dovermi spaccare e cadere a pezzi per terra.

Ecco, dunque, che avevo dato via la mia bambina, senza neppure vederla, senza neppure toccarla.

Il nano era sparito fra la nebbia, il vecchio aveva chiuso la porticina: io ero solo e maledetto in mezzo al mondo.

Poi fui riassalito dalla rabbia: ecco che adesso ricominciavo a invertire le parti, a credermi vittima e non colpevole. Me l’avevano presa, la bimba, come mi avevano preso i denari, come mi avrebbero preso il terreno, come volevano prendermi l’onore. E io stavo lì a piangere contro il muro come un bambino a cui sia stata strappata una cosa dal pugno.

Ma una fiamma mi illuminava già la mente: un’idea che appena nata diventò fissa: riprendermi la bambina, a qualunque costo.