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Poi il vecchio si rifece grave; mi si mise davanti con le braccia incrociate e mi interrogò con gli occhi.

Sì, io intendevo: egli mi ricordava la promessa.

E io tenni la promessa.

Mandai col vecchio la lettera del nano alla moglie del mio creditore e ricevetti subito la risposta: la balia andasse pure in casa di Tobia, ad aspettare l’arrivo della bambina: mi si pregava però di non farmi poi veder io, con la bambina: potevo consegnarla al vecchio.

E il vecchio condusse via la balia col suo fagotto. Eppure mi venne da piangere quando vidi la casa sgombra e vuota. Sentivo di commettere un’ignominia, di mostrarmi vile davanti alla vita: vile come tutti gli altri, come la madre e i parenti della bambina, come la zia che pure avevo tanto condannato. E andai nella camera di lei per soffocare il mio rimorso: ma ogni mia cura riusciva inutile: ella aveva la febbre sempre più alta ed era agitata, con gli occhi lucidi e