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gno accendeva il fuoco. Quando spalancò l’uscio della camera da letto, vidi la fiamma nel camino; e sullo sfondo come di sole sorgente la figura di lui mi riapparve quella che era stata fino al momento in cui il sacerdote aveva congiunto le nostre mani: l’immagine vivente dell’amore.
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La mattina seguente venne Marisa. Mio marito si alzò per aprirle la porta; e li sentii ridere e confabulare nella cucina, mentr’ella accendeva il fornello e preparava il caffè. Egli domandava notizie del paese, del farmacista, delle cose del Comune. Le cose del Comune non andavano troppo bene: Marisa lo sapeva, perché tutti in paese ne parlavano: si era pieni di debiti e il Consiglio comunale, poiché in quel tempo non c’erano ancora i podestà, doveva essere sciolto.
— Verrà un commissario prefettizio: perché non si fa nominare lei?