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quasi uno sfolgorio di sole: tutte le ragazze si alzarono e i loro vestiti colorati palpitarono come ali di farfalle. Egli invero aveva qualche cosa di chiaro, di luminoso, nel vestito grigio elegante, nel viso fresco, nei capelli castanei ondulati, e sopratutto negli occhi pieni di gioia furbesca ma schietta. Quel senso di festa che animava gli astanti, e specialmente le ragazze, vinse anche il mio cuore. E mi sentii ardere anch’io, tutta, per l’orgoglio di essere notata da lui, quando, indicandomi da lontano, come se da lungo tempo ci si conoscesse, egli esclamò:

— Anche lei qui?

Venne diritto verso di me e tenne la mia mano riluttante nella sua, che era liscia e morbida come quella di un bambino.

I suoi occhi lunghi, limpidi e dorati, cercarono i miei: ma come diverso il suo sguardo da quello dell’altro! Sguardo che si dava tutto, fino alla profondità dell’anima, e non si ritraeva più. E la sua mano dolce ma ferma mi diceva: