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sciuto l’inquilino dei Fanti; le nostre famiglie desideravano un matrimonio fra noi due; il giovine partì per l’estero e non se ne fece niente. Io l’ho riveduto qui per caso, e se andrò a visitarlo è per dirgli una parola di conforto; poiché so che fra poco egli dovrà andarsene all’altro mondo.

Mi accorsi che l’uomo, senza dimostrare d’interessarsene molto, non metteva in dubbio una sola delle mie parole. Non fece commenti, ma si piegò anche lui, battendo e ribattendo la canna sull’asse ai nostri piedi; infine, dopo averci ben pensato e ripensato, disse:

— Ad ogni modo la signora deve tenersi molto riguardata.

Così parve concedermi anche lui il permesso di andare da Gabriele.



Dopo, tentai d’interrogarlo su altri argomenti: sui pretesi suoi principî politici, sui viaggi che aveva fatto, sui nipotini gemelli.