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non sapevo donde scaturisse, promisi ancora una volta di andare a visitare il malato.

— Quando?

— Non lo so, quando capita; quando ne ho voglia.

— Sì, brava, signorina. E lo consigli di andarsene, in luogo dove possa guarire.

— Sì, nell’altro mondo! —

— Farà opera di bene, anche per i Fanti, che sono poveri e vivono solo dai proventi della pensione: la quale dovrebbe aprirsi a giorni, e dove nessuno vorrà andare, se il malato ci rimane.

— Lo sappiamo. Va bene, ma adesso basta, — rompo io, infastidita.

Non m’importava niente dei signori Fanti: anzi dubitavo fosse la moglie del cieco a suggerire alla Marisa tutti quei discorsi, per indurmi a persuadere Gabriele ad andarsene; la signora Fanti, che qualche cosa doveva sapere, forse per confidenze dello stesso malato: ma sentivo che era lui, a chiamarmi, a chiedermi quel colloquio dal quale l’anima sua avrebbe