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dormiva quasi mai; che non parlava se non per rispondere qualche parola al suo pietoso padrone di casa; ed era così mite e rassegnato alla sua sorte che anche la signora Fanti non solo non osava mandarlo via, ma lo curava e lo trattava come un fratello.

— Sono davvero buona gente, marito e moglie, e Dio li compenserà: forse il malato stesso lascerà loro qualche cosa. Ma chi può sapere se è ricco?

— Non credo, — dico io, imprudentemente: e arrossisco, invano cercando di ritirare le mie parole. — Almeno non ne ha l’apparenza.

Ma la donna, intelligente e maliziosa, aveva già anche lei fiutato l’odore di mistero del mio interessamento per Gabriele: mi sbirciò, quindi, senza replicare, e, solo, nell’andarsene mi domandò se non avevo paura a stare nella casetta senza la compagnia di mio marito.

— Perché? Chi ci può venire?

— Nessuno, è vero. E poi devo dirle una cosa che la farà ridere. Mio marito