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andarsene via dal mondo solitaria e sconsolata, in me sopravincevano le ragioni più gagliarde della vita.
Il pensiero di mio marito non mi abbandonava un istante: mi pareva di tradirlo solo col dare ascolto al suono della voce di Gabriele; e nello stesso tempo lo sentivo ridere alle mie spalle, beffandosi di me.
L’infelice riprese:
— Venga qui un giorno che è sola; io la vedrò, poiché vedo tutti i suoi passi. Ma non scelga un giorno di vento, — concluse, quasi scherzando; — anzi, faccia una cosa anche lei: non esca di casa, quando c’è questo demonio divoratore in giro.
Tornò a salutarmi e s’avviò per andarsene: io lo seguii per alcuni passi, poi mi allontanai di traverso, col vento che beveva le lagrime dei miei occhi.