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stende e s’incurva più cerula e più luminosa di questo mare e di questo cielo che sono anch’essi, per me, l’interno di una infinita conchiglia, della quale la mia felicità è la perla.
Un senso di gioia panica torna a sollevarmi: ho dentro il cuore tutto il tremolìo e il fulgore del mare e del cielo: e gli occhi guardano il sole, per cercarvi Dio e ringraziarlo di avermi dato la vita.
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L’inizio della mia vita di sposa ebbe davvero un non so che di fantastico, pur nella sua semplicità, come una delle innumerevoli piccole cose create da Dio, che a guardarle sembrano niente ed esaminate riempiono l’anima di meraviglia. Così io guardavo le conchiglie, gli uccelli, le farfalle, i cristalli salini, i fiori della riva. Non avevo ancora vissuto così vicino al mare, e nel suo sfondo mi sentivo piccola e fragile eppure con un respiro