Pagina:Deledda - Il nostro padrone, Milano, Treves, 1920.djvu/365


— 359 —

sua moglie non doveva far la serva a nessuno; ma all’improvviso si calmò e sedette davanti al focolare, con attitudine stanca.

— Se Marielène, che è tanto furba, le lascia frequentar la casa, vuol dire che non sospetta e che nulla è vero, — pensava; poi domandò:

— Che nuove?

La maestra aveva molte cose da raccontare, ma procedette con calma, senza smettere di pestare le noci. Anzitutto parlò dei suoi vicini di casa, dicendo che Bruno apparentemente stava bene.

— Ma se dicevano che moriva!

— Ha avuto un forte accesso, giorni or sono; ma ora sta meglio; l’ho veduto oggi che andava dal Perrò.

Egli si battè le mani sulle ginocchia e sospirò. Ah, dunque Bruno stava apparentemente bene, e a quell’ora forse chiacchierava e rideva con Sebastiana, mentre lui, babbeo, stava ad ascoltare le frottole di quella donna finta ed egoista che era riuscita ad ingannarlo e forse lo ingannava ancora.

Ella pestava e raccontava.

— Chi sembra malata è invece Marielène. Lavora come una matta, ma guadagna come un sotto‐prefetto. L’altra casa è già terminata ed è già piena di gente;