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nella notte come trilli d’usignolo. Ella non si era mai sentita così lieta e commossa....
Nel salire la scaletta spense il lume e rientrò al buio in camera sua, stendendo le mani, palpitando e sorridendo, incosciente e folle come un uccellino in amore che svolazza dietro al suo compagno: ma all’improvviso gemette e lasciò cader le braccia come ali ferite. Bruno non c’era più!
XII.
L’indomani mattina egli andò a consultare un medico, o meglio un vecchio signore alquanto strano che abitava in una vecchia casa a fianco della palazzina Perrò, e che si dilettava di medicina e dava consulti e consigli gratis ai malati ed anche ai sani.
Quando Bruno entrò, la piccola anticamera buia era piena di gente; si sentivano gemiti di bimbi malati e lamenti di donnicciuole sofferenti: ed egli sedette in un angolo, dietro l’uscio, aspettando il suo turno e cercando di nascondersi per non essere riconosciuto. Con la testa curva