Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 227 — |
V.
Tre o quattro giorni dopo Lorenzo fece a Predu Maria la consegna della dispensa.
— Tre quintali di farina bianca, cinque di farina gialla.... Due quintali di formaggio pecorino.... Sette sacchi di patate. Il lardo di tre maiali. Qui c’è la damigiana dell’acquavite; San Pietro e San Simone ci proteggano!...
— Tu scherzi, oppure è così! — disse gravemente Predu Maria, che aveva fatto voto a San Pietro e a San Simone di non bere più, se riusciva ad ottenere il posto di dispensiere.
— Tua moglie, come sta? — domandò Lorenzo. — Se mi permetti, vado a salutarla, mentre passo per Nuoro. Devo dirle qualche cosa per tuo conto? Adesso che non puoi scendere sempre che vuoi, come farai, Gerusalè?
— Ne farò a meno! Oppure verrà mia moglie, a trovarmi quassù!
— Ah, Gerusalemme! Tu non hai paura di lasciar tua moglie venir su sola?
— Per via non ci son cinghiali!