Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
— 213 — |
dirgli che domani mattina venga dal Perrò alle nove invece che alle dieci.
Ella stette immobile davanti a lui, incerta se doveva parlare o tacere. Finalmente domandò:
— Tu credi che la cosa sia certa? Lorenzo dunque se ne va davvero?
— Se ne andrà senza dubbio.
— Va al suo paese?
— Non credo. Secondo me, no: credo che vada molto più lontano.
— Ho sentito dire che egli vuol farsi frate.
— Non mi meraviglierebbe! — disse Bruno calmo e pensieroso. — Egli adesso non fa che pregare e.... bere....
— Ah, ah, tu vuoi dire che i frati sono ubbriaconi? Sentimi, — ella esclamò, sedendosi anche lei sulla scaletta, accanto a lui — e tua moglie come sta? L’ho veduta l’altro giorno: com’è magra! Non le dai da mangiare?
Ella si era improvvisamente animata. Le sembrava che Bruno la guardasse come la guardava un tempo, con uno sguardo melanconico e tenero; ma forse ella s’ingannava, perchè egli non parve turbarsi affatto nel sentirla così vicina a lui, così giovine, vivace, quasi provocante.
— Mia moglie sta bene, — disse senza