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novella sentimentale | 69 |
La novella era in forma di diario. Un soldato, relegato per qualche tempo a Nisida per la custodia dei forzati, si lascia giorno per giorno vincere dalla pietà per un condannato che lo prega di aiutarlo ad evadere. Il condannato è un muratore, addetto ai lavori della strada che dal mare conduce al penitenziario: quindi ha spesso occasione di parlare col soldato e di raccontargli una lunga storia d’ingiustizie e di dolori. Il soldato, che pure ha un fiero sentimento del suo dovere, finisce col lasciarsi convincere, e una notte, mentre è di guardia, vede passare il condannato e non osa dare l’allarme. Temendo però di venire scoperto, si suicida.
Il musicomane trovò la novella così commovente e umana, che la giudicò con la solita frase:
— Sembra una novella russa!
Serafino s’arrabbiò.
— E perchè non americana, anche? Figurati che questo fatto sia accaduto a me, - aggiunse battendosi il manoscritto sul petto.
— Tu sei ancora vivo!
— Eppure mi è accaduto... in sogno!
— In sogno?
— In sogno, sì, o in quel periodo della nostra esistenza che noi chiamiamo sogno, e che invece potrebbe essere realtà. Perchè, sappiamo forse noi dove comincia e dove finisce la realtà?
— Infatti, ascoltandoti mi par di sognare, - disse l’altro ironicamente.