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la medicina 203


— Le farà bene? — domandò ziu Tòmas, avvolgendo la cartina nel suo fazzoletto e cacciandosi in seno il prezioso involtino. — Non è polvere di erba sardonica?

— Tutti i mali le passeranno! Va! — rispose la donna con enfasi. — Ti occorre altro?

— Oh, bella; vorrei ora una medicina per ringiovanire!…

— Anche quella si potrebbe trovare — disse l'altra con serietà.

E pareva che nulla fosse per lei difficile: sapeva tutte le arti del diavolo.

— Allora arrivederci: tornerò quando sarò più vecchio: ora son giovane ancora: ho settantaquattro anni e nove mesi.

— Dio ti faccia arrivare a cento anni! Addio.

Ziu Tòmas si alzò, depose sul piatto di stagno una moneta e disse:

— Se la cosa riesce, li porterò cento scudi. Addio.

Ma la donna finse di non veder la moneta e di non sentire la promessa.

Ed egli ritornò. Nanascia stava seduta sul gradino della porta e mangiava tranquillamente un pezzo di pane d'orzo, quando vide entrare il vecchio dai riccioli bianchi sulle guancie. Sulle prime ella non lo riconobbe, tanto egli era mutato ed