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la medicina | 199 |
Per un momento le due voci tacquero; poi la voce rauca riprese:
— E quel vecchio, quel tuo compaesano, che ha?
— Lui, niente! E sano come un pesce. È una sua nipote che è malata, l’unica sua nipote, Maria Comita. Quella sì, è malata! È pazza inguaribile, e soffre anche del mal caduco, Dio ce ne scampi e liberi!
— Ah, sì, mi ricordo: una volta la visitai. È ricco, quel vecchio?
— Ricco, sì, ricco come il mare. Ma a che gli serve? Tutti i suoi figli sono morti. Maria Comita è la sua unica, la sua ultima nipote, ed egli ha paura di morire prima di lei, perchè dopo, Dio sa che accadrà della disgraziata.
— Ma perchè non la manda al manicomio? Quelle sono malattie delle quali non si muore e non si guarisce!
— Dottore mio bello, se ziu Tòmas la sentisse! Le salterebbe addosso! Egli ama la nipotina di un amore sconfinato: preferirebbe ucciderla, piuttosto che mandarla al manicomio.
— È meglio che ella muoia, sì, — disse la voce rauca. — Tutti i pazzi, tutti i malati inguaribili come Maria Comita dovrebbero morire; l’opera più pietosa che uno possa fare è di ucciderli.
— Se tutti i pazzi morissero, — esclamò la donna con ironia, — pochi uomini resterebbero vivi!
L’altro non rispose. La donna sospirò.
— Che vita, che vita, la nostra!