Pagina:Deledda - Il nonno, 1908.djvu/182

180 grazia deledda


Il vecchio allora disse, guardandolo e fremendo di collera:

— Una, due, tre volte te la sei scampata. Ora però il mio gregge non lo decimerai più! Ora vado ad avvertire la giustizia1.

E dopo essersi rapidamente infilata alle braccia una borsa di cuoio che gli formò sulle spalle una specie di gobba, uscì concitato.

Appena egli fu uscito, il prigioniero aprì gli occhi e sollevò il capo ascoltando. I passi del vecchio non si udivano più. Il giovane dalla barba rossiccia sedeva per terra, accanto al fuoco, e pareva triste.

Il prigioniero lo guardò e disse una parola:

— Ricordatevi!

L’altro stette immobile e muto. Il ladro ripetè:

— Ricordatevi! Una volta, nella notte di San Giovanni, due ragazzi di diversi paesi pascolavano il gregge sotto la luna. Si volevano bene come fratelli. Il maggiore disse: «Vogliamo diventar compari di San Giovanni?» E giurarono di esser fratelli, per la vita e per la morte, e specialmente nell’ora del pericolo. Poi diventarono grandi e ciascuno andò per la sua via. E una volta il maggiore andò a rubare e fu preso e dato in custodia al giovine che per caso s’era trovato nell’ovile. E bastò che il prigioniero dicesse: «Ricordatevi!» perchè l’altro, senza badare al danno

  1. Le autorità.