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Pasqua, interpellata, rifiutò. Lo zio vescovo diceva sempre che i teatri ed i circhi sono «luoghi infernali» pieni di tentazioni. E di tentazioni ella non voleva più combatterne.

Al ritorno dalla passeggiata, il vecchio Andria colse un momento in cui Elia e il negoziante non potevano sentirlo, per farle una confidenza:

— Fra giorni spero di veder il Papa!

— Ma come? — ella domandò con invidia.

— Tutto si muove con questo… — egli disse, facendo atto di contar denari. — Eh, io sono furbo: l'ho capito subito! Peccato che anche voi non l'abbiate capito!

— Ma come? — ella ripetè.

— Ecco, bisogna fare un'offerta! Io la farò; ma almeno, quando tornerò al mio paese, potrò dire a tutti: Voi state zitti davanti a me! Io ho veduto il Papa e voi no! A mio giudizio, questo sarà il maggior vanto ch'io posso darmi!

Elia e il negoziante andarono al Circo; ma i primi due numeri furono così noiosi che l'amico disse:

— Ti ho offerto un bel divertimento! Andiamocene. Se vuoi, — aggiunse — ti conduco in un luogo più divertente. Hai mai veduto una casa da giuoco? Andiamoci, solo per vedere.