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La lettera 173

E il suo affanno crebbe quando la guardia le chiese d’improvviso di far vedere la lettera; e anzi tese la mano per aprire la borsa di lei. Ella non oppose resistenza.

L’uomo trasse la lettera, la guardò da una parte e dall’altra, poi anche attraverso la luce, ma non l’aprì: infine la rimise accuratamente dentro la borsa.

— Questa gente qui bisognerebbe impiccarla, — disse con enfasi: — non pensa che a divertirsi, e chi piange piange. — E la nonna non dubitò più: il ragazzo doveva aver compiuto un delitto contro sè stesso per amore.

— Per carità, in nome di Dio, mi dica il vero, — supplicò, — sono coraggiosa; ho avuto tante disgrazie. Il ragazzo ha tentato di uccidersi?

La guardia fece cenno di sì, in modo strano, quasi sorridendo, quasi volesse dire: — E poichè lo sa, perchè me lo domanda?

— È grave?

Egli accennò ancora di sì, ma senza più sorridere.

Allora lei si mise a piangere: un pianto senza lagrime, ma di una pena infinita, quale non l’aveva mai provata neppure per la morte degli altri suoi cari.

Le parve che quel viaggio misterioso la