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90 | il padrone |
Il segreto è che nel piccolo ingresso sterrato, senza finestra, illuminato solo dal chiarore del forno acceso nell’attigua cucina e dalla luce rapida della porta che ogni tanto s’apriva e si chiudeva, c’era un calore piacevole, una dolcezza di nido.
Quando la porta s’apriva tutta, apparivano in fondo allo spiazzo davanti alla casetta i profili dei monti neri incappucciati dell’ermellino della prima neve; e di lassù il vento scendeva di galoppo come un cavallo selvaggio sbattendosi contro la casa e facendola tremare tutta; e ricacciava il fumo del forno dentro la cucina aumentando il malumore silenzioso e la tosse ostinata dalla piccola Maria Franchisca. Allora ella si affacciava all’ingresso, protestando con poche ma rudi frasi contro i clienti che si attardavano là dentro: la tosse le mozzava le parole, e qualcuno dei clienti indiscreti se n’andava per pietà di lei, per non farla arrabbiare e tossire oltre; ma due o tre rimanevano sempre, sordi e zitti, ritraendosi negli angoli come ragni, e non se ne andavano che verso sera.
La donna finiva col lasciarli in pace e