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Il padrone.

Appena cominciava il freddo, verso gli ultimi di novembre, gli uomini più poveri del villaggio, quelli che non erano neppure servi, che non avevano grano da seminare, che non avevano neppure fuoco, si riunivano nella stanzetta d’ingresso della casupola ove Maria Franchisca faceva e vendeva a mitissimo prezzo un pane scuro mescolato di farina d’orzo e di frumento; e appoggiati al muro o seduti per terra, dopo aver comprato e mangiato un pane, s’indugiavano fino a sera se neppure allora si decidevano ad andarsene.

Alcuni si portavano il companatico, — una aringa o un pezzo di formaggio di capra bianco e duro come marmo, — e anche il vino in una piccola zucca nera che stava bene nascosta sotto l’ascella, e bevevano e si addormentavano.