Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
68 | la porta stretta |
quando si abbandonavano alle gioie della terra, al ballo, alle musiche, al vino, ai desiderî carnali, alle ambizioni, alle passioni illecite, — e guardassero il segno che indicava loro la buona strada.
— Sollevate gli occhi, sollevate gli occhi, — diceva alle donne sedute sul pavimento, chiuse nei loro scialli scuri; e si chinava sul piccolo pulpito grigio, aprendo le braccia e scuotendosi tutto come un’aquila sul suo nido. — La porta davanti a voi è stretta e difficile a passare; ma una volta varcata, la strada si apre davanti larga, il buon cammino è davanti a voi.... I vostri peccati sono grandi e finora vi siete attardate come creature smarrite, senz’altra guida che l’istinto del male, la voce del demonio che vi seduce....
E d’improvviso ricordò Elisabetta sua sorella: la cercò con gli occhi e non la vide: guardò fuori della porta spalancata nel cui sfondo brillavano sull’azzurro intenso le macchie degli olivastri e si vedeva un carro carico di cestini coi frutti verdi e rosei; e il pensiero ch’ella stesse a conversare nel cortiletto chiuso con l’adolescente straniero gli