Pagina:Deledda - Il fanciullo nascosto, Milano, Treves, 1920.djvu/73


la porta stretta 67


*

Dopo il Vangelo salì sul piccolo pulpito di legno corroso e cominciò a raccontare la tradizione o meglio la leggenda della fondazione della chiesetta. La madre di un bandito l’aveva fatta edificare, secoli prima, per chiedere a Maria che il figlio perduto riprendesse la buona strada; e il figlio s’era convertito, aveva espiato, aveva finito in santità i suoi giorni. E da quel tempo tutti i viandanti che andavano verso il mare o percorrevano la strada litoranea e anche i naviganti che s’avvicinavano alle coste laggiù, vedevano la chiesetta fra gli olivastri, bianca come una colomba, segno di pace, con la croce in cima, più alta e luminosa d’un faro, la croce, che indicava l’oriente e l’occidente, il mezzogiorno e la mezzanotte, tutti i punti della terra e del cielo egualmente sicuri al cuore che vuole seguire la buona via. E di lontano venivano i fedeli a implorare che quel segno non mancasse mai nella loro strada: sollevassero dunque gli occhi, tutti, uomini e donne là convenuti,