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64 | la porta stretta |
rella sedicenne, sottile e verdolina come una canna fresca, il parente devoto, anche lui infelice perchè ha la moglie paralitica sebbene giovine, il buon parente che viene spesso a trovare il prete e lo si vede con lui in chiesa inginocchiato a pregare e a sospirare, e infine il sagrista che non li abbandona mai e tiene la bisaccia che pare colma delle disgrazie famigliari.
Un senso grave di rispetto divide però il gregge dal pastore, e tutti in fondo pensano che la festa sarebbe forse più allegra senza quella gente austera e triste.
Passando davanti al prete i giovani tacciono e nessuno di loro osa guardare la fanciulla in esilio; e le donne chinano gli occhi, e tutti riprendono a camminare in fila lungo il sentiero, verso il bel mare aperto laggiù donde sale un venticello fresco che tutti bevono come un liquore dolce.
Adesso il sentiero è buono; si va giù tranquilli, e prete Maxia pensa alla sua predica e raccoglie qualche fiore per portarlo alla chiesetta, passandolo mano mano al sagrista che ne fa un bel mazzo. Fra le dita aride del prete e nel cavo delle mani che non co-