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la parte del bottino 57

se vedeva il gruppo degli uomini davanti all’apertura della capanna dibattersi in un aggrovigliamento mostruoso, e non osava muoversi. Finalmente tutto parve placarsi: cessò l’ansito dei pastori buttati a terra, legati e imbavagliati, e solo la voce ansante e quasi supplichevole di uno degli assalitori, lo stesso che aveva pregato lui a seguirli, dire curvo sui vinti:

— Dammi i denari. So che li hai presi oggi. Dove li hai? Qui sotto l’ascella? Sta fermo: non ti faccio del male. Sta fermo, cristiano! Non farmi dannare l’anima.

Don Peu, veduta libera l’apertura della capanna, vi si era intanto accostato, ma non osava uscire, quasi avesse paura della pioggia che fuori scrosciava a dirotto. Il bagliore dei lampi illuminava a tratti l’interno della capanna coi tre assalitori protesi a frugare gli aggrediti e questi, coi capelli sul volto gonfio lucido di sudore, che si torcevano ancora e sbattevano i piedi sulla cenere sparsa tentando ancora di difendersi.

La voce del ladro disse:

— Ecco, ho trovato; — e gli altri si sollevarono accomodandosi i cappucci sul viso.