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52 | la parte del bottino |
fratello, nello scorso inverno, scacciandolo di casa, gli aveva detto:
— Vattene in America, va!
E gli aveva dato anche i denari per il viaggio: ma don Peu sognava il mare in burrasca, e pensava che un nobile non deve emigrare come un bracciante. Così i denari se n’erano andati prima che partisse lui, e non esisteva speranza che ritornassero.
Un rumore come di gocce sulle foglie secche lo richiamò; sollevò gli occhi e vide che anche ad occidente le nuvole travolgevano le stelle; la pioggia però non cominciava.
Il rumore si fece più rapido: era un passo d’uomo che saliva dal ciglione, e ben presto una figura alta, dura e compatta come un tronco, fu lì davanti.
— Diecu, sei già lì? E gli altri? — domandò: subito però si accorse di essersi sbagliato, e rimase un attimo incerto, guardando di qua e di là. Ma già altri passi facevano scricchiolare le foglie secche del sentiero, e presto altri due uomini apparvero. Erano tutti imbacuccati con lunghi gabbani, col cappuccio sul volto, armati. Don Peu s’avvide subito ch’era un convegno di malfattori.