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sotto l’ala di dio | 43 |
— Dopo, appena acceso il fuoco, farai la capanna per te e per l’eremitano.
Diceva «l’eremitano» con rispetto ma anche con lieve ironia; e col medesimo tono il servo si volse a Gian Gavino fermo sempre al suo posto.
— E muoviti, statua! La capanna è più per te che per me: a me l’aria fresca fa bene.
Cominciò a piantare i piuoli, dietro la chiesetta; ma infastidito dagli inviti ad aiutare, Gian Gavino si alzò e brontolò, allontanandosi:
— Al diavolo la capanna e voi tutti.
*
Non fu più veduto per tutta la giornata.
— Gesù mio, s’è offeso; ma come fare? La ragazza ha bisogno di riparo, — ripeteva Barbara: — d’altronde il tempo è caldo, ed egli non morrà stando all’aperto.
— E lascialo stare, — disse il servo. — Tutti i santi son dispettosi.
— Sì, fa troppo caldo, per questa stagione, — ella riprese, seduta accanto al servo sullo