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28 il tesoro


consiglio. Anche le donne mandavano da lui gli uomini, poichè non potevano andarci loro e la fattucchiera del paese aveva perduto quasi tutta la sua clientela.

Gian Gavino però non lo conosceva neppure di vista; non aveva mai avuto bisogno di consigli, e di solito si rivolgeva a Dio quando gli occorreva qualche piccola cosa. Del resto da qualche tempo si parlava poco di don Gavino Alivesu; la gente oramai ha pochi scrupoli di coscienza, anche perchè si commette meno il male; si va in America, si ha bisogno del passaporto, del foglio di via pulito, e per fare fortuna, oramai, bisogna essere onesti.

Se Gian Gavino pensava al nobile solitario era perchè nella sua fantasia lo vedeva accanto all’eremita della chiesetta, seduti entrambi in riva al mare, giù fra gli scogli battuti dall’onda e dal volo dei gabbiani e delle aquile marine.

Così, dopo aver guardato di nuovo verso il mare, ritirò la zappa che aveva ficcato sul suolo duro. E con la terra smossa vide venire su come un grosso seme giallognolo schiacciato. Lo raccolse, lo guardò sulla pal-