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il tesoro 27

torale già triste di sonno, ed egli pensò che era bene riposarsi anche lui. Fretta non aveva, ricco non voleva diventare: a che serve la ricchezza? A prender moglie? Le donne non lo volevano, così semplice, brutto e orfano come era: ricco lo avrebbero voluto per i soldi, non per amore, e sempre si tornava al peccato: eppoi le donne sono brave a mangiar denari, e anche la leggenda diceva che l’eremita era scappato dalla Spagna e venuto nella costa solitaria per causa di una donna; e anche don Gavino Alivesu, sebbene avvocato, era stato, dicevano, maltrattato dalle donne. Tant’odio aveva concepito di loro che, dopo essersi ritirato nella sua bicocca, non voleva più vederle neppure dipinte: riceveva solo uomini, uomini che andavano a domandargli consiglio. Dapprima erano pareri per le loro liti e le loro questioni; poi lo avevano a volte pregato di fare da paciere e definire all’amichevole qualche controversia; poi col tempo egli era diventato la coscienza del paesetto e tutti ricorrevano a lui come ad un uomo di Dio, superiore alle falsità umane, certi della sua verità e sopra tutto del suo segreto e del suo fermo