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284 la fattura

cerca del cuculo. Stette così tanto tempo che non si accorse che la moglie se ne andava nella sua camera e la serva si addormentava con lo strofinaccio in mano e un piatto bianco con un uccello rosso in grembo.

Era una notte così chiara che il gattino, credendo fosse giorno, saltellava intorno al cane accucciato sotto la tettoia. Ed ecco un rumore di passi infantili nel cortile del vicino: qualcuno apre il portone e corre per la strada. Il martellare del ciabattino cessa: di nuovo si sente un rumore di passi lievi nella strada, il portone del vicino viene chiuso. Anche il lamento cessava, poi riprendeva a intervalli, ma aveva come delle vibrazioni allegre; a volte rassomigliava al canto del gallo.

Zecchino Pons non aveva mangiato nè bevuto, quella sera. Gli sembrava di essere lieve, come se l’aria pura e il chiarore della luna gli rendessero un poco della sua bella lontana giovinezza. E tendeva le orecchie, e gli sembrava di sentire e di veder più chiaro del solito. D’improvviso il gattino gli passò davanti di corsa, balzò sul muro, tese le orecchie in avanti e saltò di là. E Zecchino