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la fattura | 281 |
domande che gli si fanno, e lasciando tanta libertà al diavolo. E brontolava: «adesso sei contento, Zecchino Pons», poi vedeva gli occhi della serva scintillare tra le foglie umide degli ulivi, e diceva, rivolto col pensiero al ciabattino:
— Fucilato tu sii, ma chi ti ha detto di farlo soffrire così?
*
Secondo ulteriori informazioni di Ausilia, il disgraziato Nicolao aveva una malattia misteriosa e terribile, forse un cancro allo stomaco, forse qualche cosa di peggio; il fatto è che il lamento si udiva sempre e sempre più straziante. Pareva trapassasse i muri spandendosi come una maledizione nella casa quieta di Zecchino Pons.
Barbara Pons tremava, nel sentirlo, come le trafiggessero il cuore; a volte usciva nel cortile, vedeva la serva crudele, arrampicata al muro, tendere il muso rosso di freddo quasi a fiutare l’aria di malefizio che spirava dalla casa del vicino, e toccandole il piede le diceva con dolcezza: