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278 la fattura


— Io non ho nessuno che mi vuol male. Posso assicurarti che è lui. E non aver scrupoli, perchè se anche tu non sei un imbroglione e la cosa riesce, vedrai chi è Zecchino Pons. Penserò io a tutto, se si tratta di aiutare la sua famiglia, purchè sia salva l’anima mia.

E anche lui si sollevò e aprì le braccia facendo dei gesti per rassicurare meglio compare Diegu; ma la sua ombra enorme, sulla parete e sulla vôlta della stamberga, pareva un orso che si disponeva a divorare il ciabattino col suo deschetto, le scarpe vecchie e tutto.

*

Fu proprio l’indomani mattina che Ausilia la serva dei Pons, attingendo l’acqua dal pozzo, sentì i primi lamenti di Nicolao. S’arrampicò al muro, coi grossi piedi penzoloni e stette ad ascoltare: era un lamento acuto, stridente, come di un animale ferito. Balzò giù e andò dalla padrona, dicendole con aria beata: