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così come fosse la notizia della morte di una bestia.

Eppure egli pareva preoccupato; volse due volte il viso verso di lei e due volte lo distolse quasi non potesse, non potesse guardarla; finalmente si fece coraggio, si assicurò che nessuno in quel momento passava, che nessuno poteva ascoltarlo, e la guardò, con gli occhi socchiusi, pieni d’un fascino felino.

— La lettera è arrivata a me, cioè a me sindaco, solo oggi; ma era da molto in viaggio; tuo marito è morto quest’inverno scorso e pare abbia lasciato un pezzo di terra. Che vuoi si faccia? Si deve vendere?

Ella andava calmandosi. Subito pensò che Mattia Senes era uomo capace d’imbrogliarla; d’altronde era anche sindaco: e di chi fidarsi se non del sindaco?

— Quanto può essere? Trenta scudi?

L’uomo sorrise. Era molto, molto di più.

— È molto, molto di più. Non so dirti preciso. In America poi è un valore, qui un altro.

Lei pensava, sfuggendo lo sguardo di lui che nonostante tutto le dava un senso di voluttà. Doveva piangere per la notizia? Se